Nella moschea del Km5, il quartiere di Bangui a maggioranza musulmana, a portare il videmessaggio che Papa Francesco ha inviato in francese è stato l’Arvivescovo di Bangui, mons. Dieudonné Nzapalainga insieme al Presidente del Consiglio islamico centrafricano,  Imam Oumar Kobine Layama e al Presidente della Alleanza Evangelica, il pastore Nicolas Guérékoyaméné-Gbangou. Insieme costituiscno la piattaforma interreligiosa che lavora per la pace. Insieme continuiano ad invitare i propri fedeli a coltivare l’unità.

Nel suo messaggio Papa Francesco si rivolge ai fedeli “di tutte le religioni ed etnie” e spiega lo scopo della sua visita: “portarvi, a nome di Gesù, il conforto della consolazione e della speranza. Spero con tutto il cuore che la mia visita possa contribuire ad alleviare le vostre ferite e a favorire un avvenire più sereno”.

Anche qui la religione è stata spesso strumentalizzata a fini politici. “Desidero sostenere il dialogo interreligioso per incoraggiare la pacifica convivenza nel vostro Paese: so che questo è possibile, perché siamo tutti fratelli”.

“Ringraziamo il Santo Padre perché ha messo al centro della sua visita il popolo centrafricano, con un occhio di riguardo ai disperati, agli abbandonati”, conclude l’Arcivescovo di Bangui.