SEGNI DI PACE

Nel dicembre 2008, a nome della popolazione, vittima delle violenze,
tre missionari italiani nel nord-ovest del Centrafrica avevamo già scritto
una lettera indirizzata al Governo centrafricano e ai capi dei ribelli
(pubblicata in rete in vari siti) per chiedere segni concreti di pace.

Il 12 febbraio, è partita da Bangui, la capitale del Paese, una missione diplomatica composta dal Ministro Mbango, da rappresentanti di alcune Agenzie ONU, ma soprattutto da Jean Jacques Demafouth (nella foto in camicia di jeans e cappello), capo dell” l’APRD”, un movimento ribelle e da un rappresentante dell’UFDR, un altro movimento di Damane Zacharia.

Questa Delegazione ha iniziato un programma di rappacificazione chiamato Smobilitazione e disarmo.

Un piccolo seme di pace, e tanta speranza!

Arrivati a Bocaranga in aereo e accolti dalle autorità civili e militari, la Delegazione ha incontrato i missionari e alcune vittime delle violenze per presentare al Governo e ai Ribelli sia le enormi difficoltà della zona (le violenze subite, la crisi economica, i problemi sanitari e scolastici) che la speranza che con il Dialogo possa tornare la pace.
Un altro incontro è stato necessario a Kosse, un villaggio a 36 km da Bocaranga, sulla strada di Mann, bloccata da mesi a causa della presenza dei ribelli.
Già lungo la strada la popolazione aspettava questa visita pacifica! Nel villaggio di Kelle-Claire siamo stati obbligati a fermarci per salutare la popolazione assembrata sulla strada!
Arrivati a Kosse, tutto era stato preparato bene per accogliere la Delegazione: ribelli in alta uniforme (ciabatte, pantaloni e maglietta, e qualche fucile o, in assenza un bastone!), donne, ragazze, alunni delle scuole. Tutti erano presenti!
Dopo il dialogo, la Delegazione ha dato le schede per iniziare il censimento dei ribelli, al fine di aiutarli al disarmo per ritornare alla vita civile.