Cari fratelli Carmelitani,

con tutta la Chiesa di Bouar vogliamo rendere grazie a Dio per la vostra presenza in Centrafrica, in particolare in questa Chiesa di Bouar, da ormai 50 anni.

Quanta fedeltà! quanta dedizione! Quanto dono di sé in questo mezzo secolo di vita!

E se ciò non è stato nel martirio di sangue, ciò è stato senza dubbio nel dono della propria vita per molti missionari, alcuni già in cielo, con il loro lavoro apostolico per l’annuncio del Vangelo e a servizio dei più poveri. Che Dio vi benedica e vi doni sempre il centuplo! Alcuni mesi fa, Papa Francesco, incontrando i Carmelitani del mondo intero riuniti in Capitolo, vi ha esortati a rimanere fedeli alla vostra vocazione: “Vi incoraggio a tenere legate l’amicizia con Dio, la vita fraterna in comunità e la missione […] L’amicizia con il Signore è per Santa Teresa vivere in comunione con Lui, è non solo pregare, ma fare della vita una preghiera, è camminare – come dice la vostra Regola – “in obsequio Iesu Christi”, e farlo nella gioia… Non dovete imitare la missione di altri carismi, ma essere fedeli al vostro, per dare al mondo ciò che il Signore ha donato a voi per il bene di tutti, cioè l’acqua viva della contemplazione” (Discorso di Papa Francesco ai Carmelitani Scalzi, Roma, 11 settembre 2021).

Che Dio vi doni, nella fedeltà al vostro carisma e alla scuola di tutti i santi del Carmelo, d’essere ancora missionari a servizio della Chiesa di Bouar, per aiutare il popolo di Dio a crescere nell’amicizia con Gesù.

21 novembre 2021, cattedrale di Bouar