Bangui (Rep. Centrafricana), 11 giugno 2024

Cari amici sempre vicini,

vi scrivo da Bangui, in Centrafrica, mentre le gocce di una pioggia rinfrescante calmano il caldo equatoriale.

In questo tempo attraversato da tante difficoltà in Africa come in Europa, il Signore ci dona la sua consolazione!

Nei villaggi i bambini partecipano alla “proclamation” della fine dell’anno scolastico, un momento sempre emozionante. L’evento si svolge senza cerimoniale, ma ha la sua solennità. Il ritrovo avviene al suono dei tam tam, richiamo semplice, ma efficace. Alunni e genitori si ritrovano davanti alla scuola, in attesa di ascoltare il loro risultato. Non c’è un orario d’inizio prefissato. Di fatto si comincia quando ci sono tutti. Le pagelle non sono affisse in una bacheca, ma vengono proclamate ad alta voce dal maestro, davanti al capo villaggio. Al grido di “Ammesso!” scoppia l’entusiasmo di tutti. Invece “Non ammesso” viene sottolineato da un riservato mormorio… Il “rito” si ripete in trenta villaggi, tante quante sono le scuole della Missione e coinvolge 7.800 alunni, grandi e piccini.

Un altro segno della consolazione del Signore ci è stato dato il 9 giugno, quando otto vescovi, centocinquantuno sacerdoti e circa duemila fedeli hanno fatto da cornice a un giorno da ricordare: P. Aurelio Gazzera è stato ordinato Vescovo.

La partecipazione è stata straordinaria, anche dall’Europa: dieci frati carmelitani, sette sacerdoti di tre Diocesi diverse, ma anche famigliari e amici dalla Germania, da Milano, Ferrara, Mantova, Genova e… l’immancabile Cuneo, città di origine del nuovo Vescovo. La fraternità e l’amicizia possono unire tante persone, anche di provenienze lontane.

P. Aurelio è missionario in Centrafrica da più di trent’anni. I ragazzi di cui è stato Rettore del Seminario ormai sono grandi, ma gli sono sempre molto affezionati e riconoscenti. A Bozoum, dove è stato Parroco per diciassette lunghi e complicati anni, tutti lo rispettano come uomo di Dio che ha protetto la popolazione da pericoli e minacce. Schivo da grandi discorsi, è sempre stato un vulcano di iniziative caritative con la Caritas diocesana di cui è stato Direttore. Raggiungere i piccoli villaggi nella savana più remota è sempre stata una sua passione sacerdotale. Ha fatto tanto per i bambini e i giovani, curando la migliore istruzione possibile nelle scuole, anche in quella di meccanica. Ora Papa Francesco l’ha inviato a servire il popolo di Dio dove nessuno avrebbe mai immaginato: Bangassou, nel sud est del Centrafrica.

Ricordo il giorno della sua partenza per la Missione, nel 1992. Sul piazzale del Seminario inseguivamo, in una corsa festosa, l’auto in partenza, proprio come fanno i bambini africani quando il missionario arriva o riparte dal villaggio. Quando ero piccolo lo seguivo sulle “sue” montagne di Cuneo; anche la mia prima volta in Centrafrica è stata con lui. Ora non potrò seguirlo nella lontana e remota Bangassou, ma lo accompagniamo con la preghiera. Su di lui c’è tanto da raccontare e per questo vi invito a leggere le seguenti pagine di Amicizia Missionaria. Ormai ha raggiunto la “sua” Bangassou, ma siamo sempre in contatto fraterno. A P. Aurelio auguriamo un nuovo Ministero fecondo e santo.

È sempre bello visitare tutte le cinque missioni e riscoprirle ogni volta laboriose. Al Carmel di Bimbo (Bangui), P. Cyriaque Soumbou è Priore di questa grande missione che cura la crescita della vocazione carmelitana di undici studenti e otto pre-novizi che fanno sentire il loro vociare. P. Stefano Molon, esperto di piante e animali, cura con passione la fattoria. Gli anni di impegno per la costruzione del nuovo chiostro si fanno apprezzare. P. Cyriaque ha lavorato tanto perché alcuni ambienti della nostra struttura fossero pronti ad accogliere la festa per P. Aurelio. Il refettorio, molto luminoso e spazioso, ha ospitato gli invitati alla cerimonia, mentre il portico ha raccolto centinaia di fedeli nei suoi quattro lati.

A S. Elia, P. Marco Pesce s’impegna negli allevamenti per garantire sostentamento alla comunità dei Novizi e dare lavoro alla popolazione. A Bozoum, i piccoli alunni dell’Asilo sono così numerosi che P. Dieudonné Yahaka ha dovuto costruire un’aula nuova.

Ad Arenzano il 22 giugno, il Signore ci ha regalato una bellissima serata missionaria, in occasione dell’annuale Cena di Beneficenza. I partecipanti (260!) hanno ascoltato la testimonianza dei volontari. L’intervento di due medici, che hanno svolto un breve ma intenso periodo di volontariato a Bozoum, è stato seguito con vero interesse. Abbiamo provato una grande emozione vedendo P. Norberto Pozzi in piedi, a distanza di più di un anno dall’esplosione della mina che, su una strada africana, l’ha privato di un piede, ma non della sua tempra forte e del suo sorriso che neanche la lunga barba bianca riesce a nascondere.

La Missione continua! Il 25 luglio cinque ragazzi tra i 22 e i 24 anni riceveranno il Crocifisso Missionario e partiranno per la loro prima esperienza di volontariato a Bozoum, nel nord ovest del Centrafrica. Altri cinque giovani della Diocesi di Savona hanno ricevuto il mandato dal Vescovo per l’esperienza missionaria a Monassao (Berberati), nel sud del Paese. Il loro entusiasmo è alle stelle, nonostante, dopo essere atterrati in Centrafrica, dovranno viaggiare per altre 15 ore su una strada sterrata per raggiungere la missione. Sono infermieri, studenti, agronomi… ma soprattutto sono giovanissimi che vogliono farsi dono e condividere un pezzetto della Missione di Gesù. Li accompagnerò personalmente. Voi accompagnateci con la preghiera. Grazie sempre per rendere possibile tutto questo e per la partecipazione attiva alla Missione! Nel salutare, invoco la benedizione di Gesù Bambino!

p. Davide Sollami