Nella lettera ricevuta a febbraio scorso dai Frati Carmelitani di Kiev, p. Józef Kucharczyk, Superiore dei Carmelitani in Ucraina, chiedeva aiuto per acquistare acqua, generatori di elettricità, stufe a legna e medicinali per le famiglie sfollate. Raccontava anche come la chiesa di Berdyczów fosse diventata uno dei rifugi per la città. Di fronte alla guerra proviamo un senso di impotenza, ma rispondere alla richiesta dei nostri confratelli ci è sembrato un canale diretto per inviare aiuti concreti, corrispondenti ai bisogni sul posto. Come fare per aiutarli?

Ad Arenzano abbiamo organizzato per quattro giorni una vendita di uova di Pasqua destinando il ricavato a questa emergenza: il 26 e 27 marzo sul piazzale del Santuario e il 2 e 3 aprile in via Bocca, al centro del paese.

Dopo i primi due giorni, un felice “inconveniente”: i fedeli giunti al Santuario hanno risposto così bene da lasciarci senza uova! Non sapendo come fare per non interrompere l’iniziativa, ci siamo rivolti ad una fabbrica di cioccolato che, prontamente e con grande sensibilità, ha omaggiato una produzione di uova per questa importante causa. Grazie di cuore agli amici Carlo di Francoforte e Davide di Varazze per averci donato le uova. A nome di tutti i fratelli e le sorelle in Ucraina, è arrivato un messaggio di gratitudine per il sostegno. Un passo è stato fatto, ma resta ancora da raggiungere l’obiettivo più grande: la pace!

Continuiamo a pregare, chiedendo a Dio di porre fine alla follia della guerra.