“Vorrei diventare maestro nelle scuole elementari di Bouar. Ma non ho i soldi per seguire i corsi di abilitazione. Puoi darmi una mano?”. Il progetto borse di studio è nato così, a Bouar, quasi dieci anni fa, quando un giovane di nome Josias, mi chieseun semplice aiuto per diventare maestro. Mi sembrò da subito una buona idea e decisi di aiutarlo. Josias riuscì a seguire i corsi, divenne maestro e da ormai alcuni anni è insegnante nelle scuole elementari di Bouar. Si è sposato, ha già due figli e può sostenere dignitosamente la sua famiglia.
Dopo Josias ne arrivarono altri come lui. E mi accorsi che sarebbe stato bello e necessario fare un progetto un po’ più grande e un po’ più preciso per sostenere altri giovani e coinvolgere altri amici e benefattori.
Nel frattempo sono stato trasferito da Bouar a Bangui e in Centrafrica è arrivata la guerra dalla quale stiamo faticosamente uscendo. Quando il nostro convento venne inondato da migliaia di profughi, la maggior parte di loro erano in età scolare. Non mancarono gli aiuti economici da ogni parte del mondo e allora, non appena le scuole furono riaperte (dopo mesi di vacanze forzate a causa degli scontri nei quartieri della capitale), la cosa più giusta da fare ci sembrò quella di utilizzare gli aiuti ricevuti per permettere a bambini e bambine, ragazzi e ragazze e tanti giovani di tornare a scuola o all’università. Un modo semplice e concreto per non restare nel campo profughi e fare una cosa così normale e così bella come andare a scuola.
In questo modo il progetto si allargò notevolmente arrivando a coinvolgere un centinaio di bambini delle scuole elementari e medie, un centinaio delle scuole superiori e addirittura una cinquantina di universitari. Davvero non ci aspettavamo una tale risposta da parte dei nostri amici che ci ha permesso di aiutare così tante persone!
Molte associazioni hanno voluto contribuire al nostro progetto assicurandoci ogni anno un grande aiuto: SIRIRI di Praga, AMICI PER LA VITA di Milano, GRUPPO ANZIANI FRATELLI BUZZI di Casale Monferrato (AL), COMITATO CONTRO LA FAME NEL MONDO di Forlì… E poi parrocchie, conventi, monasteri, gruppi alpini, gruppi scout, parenti, movimenti e tanti, tanti amici che hanno preso a cuore questo progetto e hanno voluto assicurare il loro aiuto per permettere a tanti giovani non solo di ritornare a scuola appena la guerra si è un po’ fermata, ma di proseguire gli studi mentre sta arrivando la pace.
Perché non bisogna dimenticare che i bambini crescono e dopo le scuole elementari, medie e superiori… hanno giustamente il desiderio e il diritto di proseguire gli studi all’Università. È infatti questo il progetto che ci sta più a cuore. Il Centrafrica ha certamente bisogno di combattere l’analfabetismo insegnando a leggere e a scrivere a tutti i bambini e le bambine perché chi sa leggere e scrivere è sicuramente meno povero. Ma il Centrafrica ha anche bisogno di medici, infermieri, maestri, professori, ingegneri, imprenditori, avvocati… Qui sotto potete vedere alcuni dei loro volti, conoscere i loro nomi e le discipline di studio. Siamo sicuri che, mentre ringraziamo chi ci ha dato una mano a far diventare così grande questo progetto, anche tu potrai darci una mano affinché altri giovani possano studiare.
Padre Federico Trinchero