…Verso le 8 qualcuno ci riferisce che la Séléka ha aggiunto un posto di blocco all’entrata della città per chiedere le “formalità” alle auto che passano. Qui “fare le formalità” significa… chiedere soldi.

Ma dopo due ore la Séléka fugge!?

Alle 12 si diffonde la notizia dell’arrivo dei militari francesi.

Alle 12h 30 vediamo entrare in città con dei carri blindati e alle 13h arrivano qui nella Missione.

Sono accolti dai rifugiati come “liberatori”!

Il Capitano mi chiede di presentargli la situazione e io cerco di spiegargli tutto, soprattutto il processo di riconciliazione e di pacificazione che abbiamo intrapreso. Lui è stupito per il lavoro ed è contento perché è corrisponde esattamente all’obiettivo della sua missione di pace.

Dopo una visita per identificare il sito per l’installazione, alle 15h ci mettiamo in strada con lui e arriviamo al punto d’incontro con gli Anti-Balaka, la fazione che si è armata per attaccare i Séléka.

Il Capitano della missione francese spiega loro gli obiettivi: fermare i crimini della Seleka e disarmare tutti.

Gli Anti-Balaka sono felici dell’operazione di pace e decidono di deporre le armi poiché il loro scopo (disarmo della Séleka, dei musulmani e dei Peuls) è raggiunto.
Al ritorno alla Missione chiamo i rifugiati in Chiesa e do loro la buona novella della pace, spiego l’intero processo e il lavoro della Missione Militare Francese.
Dico che le esazioni dei Séléka sono finite e, se succede qualcosa, devono segnalarlo e denunciarlo rapidamente.

Terminiamo l’incontro con un grande GLORIA, cantato e ballato.

Stasera c’è un’atmosfera molto allegra, è come se fosse… Natale!

Padre Aurelio Gazzera

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