LE NOSTRE MISSIONI.

Dedicata a San Michele Arcangelo, fondata nel 1927, è la missione più antica della Diocesi di Bouar, nel Nord Ovest del Paese, dove i Frati Carmelitani Scalzi sono arrivati per la prima volta nel 1971.

Questa Parrocchia, con le sue molteplici attività pastorali, è un punto focale per la vita della popolazione locale.
I bambini che “affollano” la missione sono oltre 1.000 nell’Asilo Santa Marta, nell’Orfanotrofio “Arcobaleno”, nella Scuola Elementare “Bakanja” e nel Liceo Sant’Agostino.

L’Ordine Secolare Carmelitano, la Légion de Marie e Scouts sono soltanto i principali dei numerosi gruppi che animano una parrocchia veramente attiva.

La Fiera Agro-Pastorale, iniziata dalla missione nel 2004, è diventata un evento nazionale di richiamo per tutto il Centrafrica che mostra il volto positivo dell’agricoltura e premia il lavoro dando speranza ai giovani.

La missione di Bozoum ha superato, non senza danni, guerre e emergenze. Saccheggiata da ribelli armati durante la guerra del 2002-2003 e dopo aver accolto migliaia di rifugiati nella più recente guerra del 2013-2015, la missione vive una nuova primavera grazie all’impulso di Padre Aurelio Gazzera, parroco e direttore della Caritas diocesana.

Nonostante le piste in terra battuta in cattivo stato e, talvolta, la presenza di banditi, un frate raggiunge oltre 30 villaggi nella savana.

A Baoro la missione è stata creata nel 1973 da P. Carlo Cencio e, nel 1975, è stata inaugurata una bella chiesa dedicata a Gesù Bambino di Praga. Tra i gruppi parrocchiali, oltre all’Ordine Secolare Carmelitano, sono presenti le zelatrici di Gesù Bambino. Le Suore Carmelitane di S.Teresa sono arrivate nel 1991 e da allora collaborano nella Missione.

Qui esiste una Scuola di Meccanica, riconosciuta dal Ministero, che dal 1997 ad oggi ha formato centinaia di meccanici. L’Asilo “Il Germoglio”, aperto nel 2001 dall’omonima Associazione di Sanremo e oggi sostenuto in partenariato con l’Associazione Aequalitas di Cisano sul Neva (SV), ogni anno educa circa 200 bambini. Importante è l’opera di evangelizzazione nei villaggi della savana, dove i padri missionari oltre al primario compito della cura delle anime, hanno fatto una decina di scuole elementari per un totale di circa 3500 alunni, in una zona del Paese dove il 55% della popolazione è ancora analfabeta.

Dalle mani di P. Renato Aldegheri, aiutato da P. Norberto Pozzi, allora geometra e volontario, è nata una missione con una vocazione specifica e necessaria: l’educazione dei bambini e degli adolescenti. Qui tanti giovani ogni anno crescono umanamente, culturalmente e cristianamente.

Il progetto di un Seminario Minore aveva avuto inizio a Bozoum nel 1983 grazie a P. Domenico Rossi ed è cresciuto in accordo con i Frati Cappuccini fino a rendere necessaria una struttura dedicata, sufficiente per i ragazzi accolti sia dai Carmelitani che dai Cappuccini. A Bouar fu trovata un’area di 108 ettari di terra attraversata dal fiume Yolé, da cui la missione prende nome.

Nel 1991 una piccola comunità di Suore della Congregazione CMC, è partita dal Kerala (India) per collaborare con i Frati Carmelitani Scalzi.

Nel 1997 si aggiunsero anche i seminaristi diocesani.

I Seminaristi sono impegnati sia nel campo spirituale che nel lavoro dei campi, oltre che nello studio. La scuola arriva fino alla maturità classica e oggi forma circa 250 ragazzi, di cui circa 75 Carmelitani.

A pochi chilometri dalla città di Bouar è nato nel 1994 il primo convento carmelitano in terra Centrafricana ed è dedicato al Profeta del Monte Carmelo: Sant’Elia.

L’ambiente raccolto di questo convento nel cuore della savana favorisce una vita dedita alla preghiera e allo studio. Questa casa dà la possibilità ai giovani Novizi di vivere in comunità secondo la regola carmelitana.

La nuova chiesa, dedicata alla Madonna del Carmelo, è un piccolo capolavoro di arte locale ideata e realizzata da padre Aurelio Gazzera, missionario italiano di origine cuneese.

Inaugurata nel 2006, nel Comune di Bimbo, è l’ultima fondazione in Centrafrica: il Carmel.

La casa si trova immersa tra il verde, circondata da palme, teck e piante forestali. Tutto era iniziato nel 2000 quando padre Anastasio Roggero trovò una collina incolta e gerbida… Iniziò con 40 ettari e, con tempo e sacrificio, riuscì ad acquistare un terreno che ora supera 131 ettari.

Dal 2013 è la casa dello Studentato Carmelitano, dove i giovani attendono alla propria formazione spirituale, religiosa e carmelitana.

Oltre ai giovani, la piccola comunità di Padri Carmelitani offre aiuto spirituale a diverse comunità religiose e ai giovani in ricerca.

Questa missione ha una vocazione votata all’agricoltura (olio, legumi, caffè…), alla riforestazione (c’è un vivaio di essenza come l’ebano, il teck, l’ayous…) e agli allevamenti (carne e latte), essenziali per il sostentamento della popolazione centrafricana.

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