Se le pareti del container potessero parlare di tutto quello che hanno visto durante il lungo viaggio che da Arenzano le ha condotte fino al cuore dell’Africa, racconterebbero una storia di mare agitato e di strade sterrate.
Era il 19 agosto quando, accompagnato dai saluti dei tanti volontari che hanno contribuito al suo carico, stivando il più possibile la grande quantità di aiuti umanitari giunti al Convento di Gesù Bambino di Praga, ad Arenzano, il contenitore è stato caricato su un tir, destinazione porto di Genova. Da qui l’imbarco sulla MSC Vidhi, il 30 agosto. Due mesi di navigazione, insieme ad altri container destinati al continente africano. Poi finalmente l’arrivo a Douala, il 10 ottobre. Quindici giorni di sosta in porto per i controlli di routine, lo sdoganamento e le pratiche di sbarco, poi la partenza via terra, per Bangui il 23 ottobre. Dopo l’oceano, le lunghe strade che attraversano Camerun e Repubblica Centrafricana su una via trans-africana che non è mai stata asfaltata completamente. A ogni chilometro percorso il timore di un ostacolo che potesse fermare il viaggio. Fortunatamente però tutto è andato bene e il prezioso carico è giunto alla meta il 3 novembre.
Come accade ogni volta che un container arriva alla missione, la gioia è tanta. C’è il desiderio di fare presto a scaricare i tanti cartoni al suo interno per poter subito utilizzare ciò che serve per la vita quotidiana e che in Repubblica Centrafricana si fa fatica a reperire. Un sincero grazie a tutti coloro che hanno contribuito, volontari e sostenitori, a donare anche questa volta qualcosa d’importante e di significativo per la missione.