Potete scrivere a: missioni@carmeloligure.it o via WhatsApp: +39 348 79 41 619
Caro padre Davide,
per iniziativa della nostra prof.ssa di latino, insieme con un’altra classe del nostro liceo, abbiamo contribuito a iscrivere alla scuola elementare un bimbo della Repubblica Centrafricana con una Borsa di studio. La sua è una storia particolare. È stato il primo bambino nato sette anni fa al Carmel di Bangui nel campo profughi sorto presso il convento dei Padri Carmelitani durante la guerra civile.
Non conoscevamo la realtà della Repubblica Centrafricana (molti di noi neanche sapevano che esistesse!). La professoressa ci ha parlato delle difficoltà che bambini e bambine devono affrontare per frequentare la scuola, una possibilità che per noi è normale, qualche volta anche noiosa, mentre per questi bambini è un grande desiderio e una gioia.
Con il nostro piccolo gesto ci è sembrato di unire due parti del mondo geograficamente lontane, ma in realtà vicine grazie alla solidarietà e all’affetto verso un bambino che ormai consideriamo il nostro fratellino a distanza.
Ringraziamo i missionari per la dedizione al loro lavoro.
E chissà che qualcuno di noi, tra qualche anno, non segua la prof. sulle strade del Centrafrica!
Eleonora, Giuseppe, Lucrezia, Paolo, Sebastiano, Sofia, Tiziana, Vittorio e i compagni della 2^ liceo scientifico di Catania
***
Cari ragazzi,
è bello leggere il vostro entusiasmo. Siete un esempio positivo ed una promessa incoraggiante per il futuro, oltre che una piccola ma concreta risposta a chi pensa che i giovani abbiano perso i valori importanti. Siete fortunati ad avere una professoressa che, insieme alle materie scolastiche, vi trasmette gli ideali con cui impreziosire il vostro vissuto.
Noi missionari carmelitani siamo presenti in Centrafrica con decine di scuole: 7 materne, 30 primarie, 2 superiori e 2 scuole tecniche per un totale di circa 8.000 allievi. Ma come potremmo tenere in piedi tutto questo senza il contributo di persone attive e generose come voi?
Il vostro aiuto arriva dove c’è più bisogno. Infatti questa zona dell’Africa detiene il non invidiabile primato mondiale del più alto numero di bambini e ragazzi esclusi dall’istruzione scolastica. Cerchiamo, pian piano, di invertire la rotta per migliorare l’attuale situazione.
Ma queste azioni sarebbero vuote senza la preghiera che è come l’anima di ogni nostro gesto. Anche in questo tempo di distanziamento, possiamo pregare sempre perché, da quando Gesù ci ha rivelato il Padre, Dio è un nostro congiunto. Vicini con la preghiera!
p. Davide