Nelle ultime settimane è purtroppo stato registrato un importante aumento di casi di Covid-19 in Africa, come testimoniato da questo servizio del Tg2000:

Purtroppo questa terra già martoriata dalle guerre ora ha un altro impellente problema, il coronavirus: secondo il Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie, Ufficio dell’Unione Africana, i casi accertati sono aumentati in modo preoccupante.

I dati

I dati raccolti tra il 30 giugno e il 21 luglio sono drammatici. Infatti, i casi accertati sono passati da 393.305 a 736.288, un aumento dell’87,2%. Purtroppo aumentano anche le morti, da 9.879 a 15.418, registrando un +56,1%. Tutto questo in sole tre settimane.

Il Sud Africa è lo Stato più segnato, con la metà dei casi del continente registrati proprio qui.

La situazione in Centrafrica

Il coronavirus sta anche appesantendo l’insicurezza alimentare di popolazioni che non possono coltivare la terra a causa dei conflitti: una delle situazioni più critiche è quella della Repubblica Centrafricana, con 5 milioni di abitanti su un territorio vasto 2 volte l’Italia, in gran parte ostaggio di gruppi armati.

«I numeri dei positivi al Covid – spiega al tg il missionario padre Aurelio Gazzera – sono ancora piuttosto bassi, 4500-4800 positivi, ma stanno aumentando molto. Il problema è che è un Paese con pochissime strutture, molta corruzione, quindi la battaglia sarà molto dura».

A Bozoum, con l’aiuto della diocesi di Massa Carrara, della Cei della Caritas Italiane e della Caritas degli Stati Uniti, il missionario ha attivato le parrocchie della locale diocesi di Bouar per la prevenzione, focalizzando l’attenzione su disabili e anziani, i più vulnerabili.

«Il grosso lavoro è soprattutto sulla sensibilizzazione, e la distribuzione dei materiali di protezione, e l’acquisto di materiale per gli ospedali e la diocesi» conclude padre Aurelio.